1. |
Flipp3r
03:45
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sogni d'oro agli avvocati, agli avvoltoi, agli arrivisti
ai cani morti, agli indie snob, agli entusiasmi martoriati
non c'è più
niente da offrire!
anche oggi ho sostituito una parte di me
anche oggi hai restituito una parte di te
come se dovessimo scioglierci tra noi
come se potessimo trascinarci via
anche oggi ho restituito una parte di me
anche oggi hai sostituito una parte di te
mentre si accarezzano lupi e angeli
e decidono di noi, prede immobili
cari miei cari
non ho più carne da offrirvi
non c'è più niente da offrire
misericordia
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2. |
Milanoise
03:40
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il rumore bianco
il romanticismo nero
il mio maledetto stomaco corroso
ode alla mia estasi
per il tuo declino
sul mio maledetto stomaco corroso
spargi i baci tuoi
truccati l'addio
lingua per proiettile
tuona milanoise
fallo finchè puoi
disperato e cinico balla nudo il caos
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3. |
Diaz
05:03
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possa il carnefice
strapparvi il cuore e poi mostrarmelo
perchè il mio niente ora difende solamente
ciò che meritate: l'odio
siete tutti complici
o peggio servi miserabili
l'estrema unzione alla democrazia
è ora orrore! cristo che agonia!
datele un colpo
solo un altro colpo
ma la sua schiena ancora
non si piega ancora
e allora colpo!
ancora un colpo
soltanto un colpo
solo un altro colpo
Il colpo di grazia
viene dato il 13 novembre 2008
all'ora di cena
nel palazzo d'ingiustizia di Genova
(**) Il pubblico in aula si alza in piedi e urla «vergogna, vergogna».
I pm Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini non riescono a dire nulla
ma lasciano la stanza con le lacrime agli occhi.
E Dolores Ferrero, che oggi ha settant’anni, a cui la polizia ha spezzato un braccio, sfinita, dice solo: «Cobardes», «codardi».
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4. |
A testa in giù
03:39
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guarda come stiamo bene tutti appesi a testa in giù
guarda come si propaga l'indulgenza a testa in giù
dateci una fossa, un'altra scossa, non importa
fateci pagare un'altra volta un'altra colpa
come veste bene il baratro se decidi tu
"la disobbedienza non fa mai tendenza e non c'è più"
dateci una fossa, un'altra scossa, non importa
fateci pagare un'altra volta un'altra colpa
fateci pagare anche l'apocalisse
l'assoluzione come ossessione
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5. |
Ci accontentiamo
05:53
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succede che ci siano incroci imprevedibili
succede e in questi casi avresti dovuto sceglierti il costume giusto,
preparare le espressioni adeguate, e adeguare gli atteggiamenti.
invece! noi! qui!
abbiamo appena concluso la parata e riposto le maschere nel cassetto e srotolato tutte le illusioni
proprio quando servirebbero nuovi trucchi
ma di quelli vistosi!
e che non si sciolgano al sole.
che non sciolgano al sole
come le nostre euforie
come le nostre poesie
e le vendette scagliate
sulle stagioni di frane
che non si sciolgano al sole
perchè
se si è imparato qualcosa è che la necessità di avere i tuoi occhi davanti a miei non la so ancora mascherare
e non la posso mascherare
lascerò quindi anche questo invito sotto il portone di casa di altri sconosciuti
e poi semplicemente attendo la reazione
la tua, la mia, l'inizio della danza
così nella scena finale lei appare abbandonata sul divano
è l'attimo che segue la sfuriata, il rossetto sbavato, il dolore in frantumi e un bacio che ancora la veste
e l'ombra del vile passeggia nella stanza
e colora di finta passione il fastidio
e colora di finta passione il fastidio!
così quel sorriso finale ha il sapore della consapevolezza
che non si accompagna un cambiamento
che sarebbe servito Altro
"ma per oggi ci accontentiamo" dici
"e adesso ti sistemo qui, tra la musichetta e i titoli di coda"
noi qui oggi ci accontentiamo
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6. |
Catrame
03:52
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mi chiedi cosa abbiamo perso
quando ormai abbiamo perso
mi chiedi quando abbiamo perso
oggi che non ha valore avere perso
sto provando a darti un peso
per vederti sprofondare
perchè meriti un abisso, il mio!
per poterti misurare
adagio catrame sopra il tuo petto
e mi autoproclamo tuo unico inferno
e reclamo il mio premio
ti ho lasciato l'abisso - vedi - per poterti salvare
ho scavato anch'io un abisso - vedi - per poterci salvare
adagio catrame sopra il tuo petto
e spingo il rimpianto, lo guardo affondare in te che sorridi
davanti al massacro dell'ultima stanca ed illusa carezza
nessun'altra scelta, soltanto catrame
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7. |
Elenoire
04:11
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verniciati di luna
poi strisciami, truccami
la voragine si arrenda a noi
dove sei tu, Elenoire?
carne dimora eresia
le mie viscere
t'implorano
perdutamente
sangue intrecciato
nel sangue divampa
perdutamente
contro l'eterna promessa
sommersa
perdutamente
perduta, sconfitta/ perduta, in goccia
distruggi le nostre collane di ghiaccio che strozzano lacrime
e lascia che tutto travolga il pianto che scorre colpevole
siam gocce d' incanto invincibili
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8. |
Contatti
03:41
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ZiDima Milano, Italy
"Zi'Dima, dentro la giara, era come un gatto inferocito" (L. Pirandello)
dissonanze e distorsioni, atmosfere tese e vortici emotivi evocati ed esplicitati senza ritegno.
noise|post|rock. da Milano. dal 1999
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